Arcoelettrico

IEC 61482
Abbigliamento di protezione dall’Arco Elettrico

Le norme IEC 61482-1-1:2019 e IEC 61482-1-2:2019 specificano i requisiti e i metodi di prova a cui devono essere sottoposti materiali e indumenti di protezione relativi al vestiario resistente al calore ed alla fiamma per laboratori esposti agli archi elettrici.
L’indumento è sottoposto a specifici test in base alle normative, grazie alle quali si determinano:

  • Il valore ATPV (Arc Thermal Performance Value) e EBT (energia limite di rottura);
  • La classe di protezione dall’arco elettrico.

Cos’è l’Arco Elettrico?

Abbigliamentoantinfortunistico di protezione dall'Arco Elettrico

L’arco elettrico è una scarica elettrica continua ad alta tensione che si manifesta tra due conduttori in modo accidentale e inaspettato. Questa scarica elettrica è accompagnata da un forte bagliore e un calore intenso e spesso da un’ondata di alta pressione, rumore e fumi tossici.
Un arco elettrico può manifestarsi:

  • Per sovratensioni all’impianto;
  • Per fusione di conduttori sovraccaricati;
  • A causa della presenza di umidità o di polveri conduttive che interferiscono con l’isolamento superficiale di un isolante.

Le temperature derivate dall’arco elettrico possono superare i 10.000°C e possono causare incendi con esplosioni, la vaporizzazione dei metalli, l’intensa emissione di raggi ultravioletti e la formazione di gas tossici e rumore.

Queste caratteristiche provocano danni all’utilizzatore con gravità differente a seconda della salute dell’operatore e del tempo e della modalità di esposizione all’arco elettrico. Si può arrivare ad avere:

  • Aumento della pressione;
  • Influenze tossiche causate dalla fusione degli involucri;
  • Arresto cardiaco;
  • Ustioni di secondo o terzo grado, che sono le lesioni più comuni;
  • Fratture o danni agli organi interni;
  • Contrazione muscolare involontaria che può provocare movimenti bruschi e pericolosi, cadute e altri incidenti.

La creazione dell’arco elettrico rappresenta un rischio molto serio, potenzialmente letale.

Campo di applicazione

L’energia prodotta dall’arco elettrico può incendiare gli indumenti di protezione comuni, quindi i lavoratori esposti a tale rischio devono essere adeguatamente protetti. Questi indumenti vengono utilizzati principalmente dal personale che entra in contatto con cabine o quadri elettrici, o dagli elettricisti sempre a contatto con materiali conduttivi o impianti elettrici. Altri lavoratori a rischio da arco elettrico sono gli operatori di impianti chimici e raffinerie.

Requisiti generali

Gli abiti da lavoro antinfortunistici progettati per garantire la sicurezza nei lavori in potenziale presenza di arco elettrico devono sottostare ai metodi di prova in base alla normativa IEC EN 61482-1-1:2019. Il risultato di questi test è indicato da specifici valori:

  • Il valore ATPV (Arc Thermal Performance Value) rappresenta la massima energia termica che un tessuto è in grado di sopportare prima che il lavoratore subisca ustioni di secondo grado;
  • Il valore EBT (energia limite di rottura) indica la massima esposizione all’energia che un indumento può sostenere senza rompersi.

La resistenza all’arco di un tessuto equivale quindi al suo ATVP o EBT.

In base alla normativa IEC EN 61482-1-2:2019 si effettua il test all’arco chiuso: viene riprodotto un arco elettrico in un ambiente molto ristretto e con degli appositi elettrodi, in cui viene esposto il tessuto.
Da questo test si classificano i tessuti in due classi:

  • Classe 1, il tessuto deve mantenersi intatto con condizioni del corto circuito di 4 KA per un tempo di 0,5 secondi, proteggendo l’operatore da ustioni di secondo grado;
  • Classe 2, il tessuto deve mantenersi intatto con condizioni del corto circuito di 7 KA per un tempo di 0,5 secondi, proteggendo l’operatore da ustioni di secondo grado.

La resistenza all’arco di un indumento equivale alla Classe del tessuto di cui è composto.

Approfondimenti sulla normativa IEC 61482

LA CURVA DI STOLL

La curva di Stoll è un modello matematico che permette di quantificare la risposta della pelle e dei tessuti umani alle fonti di energia termica. Sono studi effettuati sulla reazione della pelle all’aumento di temperatura prevenendo ustioni di II° grado.

Quando i tessuti passano da 36°C (temperatura del sangue) a 45°C cominciano a verificarsi le ustioni, dopo i 50°C il danno alla cute è 100 volte più rapido rispetto ai 45°C, mentre a 72°C la cute subisce una distruzione completa istantanea.

Grazie a questi studi sono stati sviluppati speciali sensori calorimetrici che riproducono la reazione della cute all’esposizione alle fiamme e, posizionati sui tessuti o sui manichini e sottoposti al test all’arco chiuso, prevedono l’insorgere di ustioni di secondo o terzo grado.

Simulazione incidente dell’Arco Elettrico

Di seguito proponiamo un video di una simulazione in laboratorio di un incidente provocato dall’arco elettrico.

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