UNI EN 1149-5
Indumenti di protezione con proprietà elettrostatiche
La norma UNI EN 1149-5:2018 specifica i requisiti che devono avere il materiale e la progettazione per gli indumenti di protezione che dissipano le cariche elettrostatiche, utilizzati come parte di un sistema di messa a terra totale per evitare scariche che possano innescare incendi.
Questi requisiti possono risultare insufficienti in atmosfere infiammabili arricchite di ossigeno.
La normativa UNI EN 1149-5:2018 non si applica ai guanti o alle calzature di protezione che dissipano le cariche elettrostatiche, che sono separati e non costituiscono parte integrante degli indumenti e non si applica per la protezione contro la tensione di rete.
Perché scegliere l’abbigliamento antistatico
L’elettricità statica è un fenomeno superficiale che si verifica quando due corpi vengono a contatto tra di loro e poi vengono separati: in condizioni particolari (tipologia del materiale e condizioni atmosferiche), si creano delle cariche elettriche che possono essere di varia carica (forza del campo) a seconda di diversi fattori come:
- Il materiale e le sue proprietà fisiche ed elettriche;
- La temperatura;
- L’umidità;
- La pressione;
- La velocità di separazione dei due corpi.
- Maggiore è la pressione o la velocità di separazione, maggiore sarà la carica.
Campo di applicazione
L’elettricità statica è portatrice di energia molto ridotta che si forma e si scarica continuamente senza attirare la nostra attenzione. Questo può essere un pericolo nel momento in cui si lavora a contatto con circuiti elettronici perché potrebbe provocare incendi in qualsiasi momento.
L’abbigliamento da lavoro antistatico ha diversi campi di utilizzo, come:
- Aziende elettroniche ed elettrotecniche;
- Sanità: studi dentistici, laboratorio analisi, radiologia, cardiologia, camera iperbarica, sale operatorie;
- Aziende chimiche;
- Aziende con cabine di verniciatura e colorifici;
- Aree di stoccaggio merci, gas e materiale infiammabile;
- Industrie automobilistiche;
- Industrie petrolifere o distributrici di fonti energetiche;
- Aree ATEX (ATmosphere EXplosives), ovvero aree che implicano un’atmosfera in cui è presente una miscela di sostanze infiammabili (in forma di gas, vapori, nebbie o combustibili) con aria o comburente. In determinate condizioni atmosferiche e specifiche concentrazioni, se innescata la combustione si propaga alla miscela infiammabile provocando esplosioni.
Incidenti derivati dall’accumulo di elettricità statica è più comune di quel che immaginiamo: solamente nel Regno Unito ne avviene più di uno a settimana. È quindi importante individuare anticipatamente criteri generali di prevenzione e protezione.
Requisiti generali
I requisiti generali dell’abbigliamento da lavoro antistatico, in base alla normativa UNI EN 1149-5:2018 devono avere specifiche caratteristiche, quali:
- Devono coprire il corpo e altri indumenti non antistatici per garantire la protezione dal rischio;
- Gli accessori che compongono il capo (come etichette e strisce riflettenti), devono essere fissati al capo in modo permanente;
- Sono ammesse parti conduttive come cerniere o bottoni solo se coperte dal materiale più esterno;
- Devono avere punti di contatto con il corpo (elemento conduttivo);
- Gli indumenti devono essere continuamente messi a terra e quindi abbinati a specifiche calzature o alla presenza di pavimenti o cavi di messa a terra.
La fibra di carbonio possiede la capacità di neutralizzare le cariche elettriche e di dissiparle, è quindi molto indicata per questa tipologia di abbigliamento antinfortunistico.
Approfondimenti sulla normativa EN 1149-5
Oltre alla normativa UNI EN 1149-5:2018, ci sono norme integrative che specificano i metodi di prova da adottare per quanto riguarda l’abbigliamento da lavoro antistatico:
- UNI EN 1149-1:2006: Per evitare scariche che possano innescare incendi, è stata realizzata questa normativa in base alla quale viene specificato un metodo di prova per i materiali destinati per la fabbricazione di indumenti (o guanti) di protezione che dissipano cariche elettrostatiche. Il metodo non si applica ai materiali utilizzati nella fabbricazione di indumenti o guanti di protezione contro normali tensioni elettriche;
- UNI EN 1149-2:1999: Con questa norma viene misurata la resistenza elettrica verticale dei materiali di cui si compongono gli indumenti di protezione. La norma non è applicabile per la protezione contro la tensione di rete.
- UNI EN 1149-3:2005: In base a questa norma vengono specificati i metodi per misurare la dissipazione delle cariche elettrostatiche dalle superfici dei materiali per i capi di abbigliamento.
I tessuti
Parlando di abbigliamento da lavoro antistatico, è importante sapere che può essere realizzato con due tipologie di tessuto: con tessuti antistatici o con fibre antistatiche.
A differenza dei trattamenti superficiali, le proprietà della fibra antistatica sono una caratteristica intrinseca e permanente dell’indumento. Questo permette al capo una maggior prestanza.
I tessuti antistatici possono presentarsi in due modi:
- con griglia conduttiva superficiale. Utilizzando questo tessuto è necessario un collegamento a terra per dissipare le cariche elettriche;
- con fibre a nucleo dissipativo, che dissipano parte delle cariche anche se non collegati a terra.
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