UNI EN ISO 11611
Indumenti per la Saldatura
La norma UNI EN ISO 11611Â specifica i requisiti fondamentali minimi di sicurezza e i metodi di prova per indumenti antinfortunistici destinati ad essere indossati durante la saldatura e i procedimenti connessi che presentano rischi comparabili. In questa normativa sono compresi cappucci, grembiuli, maniche (ma non guanti e DPI per la protezione delle mani), ghette, progettati per proteggere il corpo del portatore.
Rischi legati alla Saldatura
I fattori di rischio ai quali possono essere esposti gli addetti alle operazioni di saldatura sono molteplici e possono essere distinti in due tipologie principali: rischi chimici e rischi fisici.
I rischi chimici associati alle operazioni di saldatura derivano dallo sviluppo dei fumi di saldatura. Per fumo di saldatura si intende una complessa miscela di più di 40 componenti chimici, inorganici e organici che si liberano durante la fase di riscaldamento ed eventuale fusione del pezzo da saldare. Naturalmente la composizione e la concentrazione dei relativi agenti chimici presenti nei fumi di saldatura sono strettamente dipendenti dal materiale che si salda, dalla composizione dell’elettrodo, dall’eventuale materiale d’apporto e da sostanze che ricoprono il pezzo da saldare. Il rischio più rilevante connesso ai fumi di saldatura è rappresentato dalla presenza in percentuali variabili, di metalli allo stato di vapore o di particolato;
I rischi fisici derivano dall’esposizione a radiazioni non ionizzanti, elevate temperature e rumore. La fiamma, e in misura maggiore l’arco elettrico, emettono radiazioni ottiche sia nello spettro del visibile che in quello dell’invisibile. Le radiazioni ultraviolette, le più energetiche tra le radiazioni non ionizzanti e quindi le più pericolose, sono assorbite quasi totalmente dagli strati protettivi superficiali della cute, potendo causare ustioni di secondo grado. Per questo motivo è necessario che l’abbigliamento copra interamente il torace fino ai polsi e tutta la gamba fino alla caviglia, garantendo protezione anche da accidentale contatto con spruzzi di metallo fuso.
Il rumore può essere determinato dalle ordinarie operazioni di saldatura con fiamma ossiacetilenica, come anche dall’eventualità che si sviluppi un arco elettrico, ovviamente con una manifestazione differente sulla soglia uditiva.
Oltre ai rischi direttamente o indirettamente collegati alle operazioni di saldatura esistono anche quelli legati al luogo e alle condizioni di lavoro (caduta di oggetti, schiacciamento degli arti, impigliamento degli arti in parti in movimento, lavori in quota etc.) ed al tipo di attrezzatura impiegata (elettricità , bombole di gas, tubazioni etc.). Infine sono da tenere in considerazione il microclima, i movimenti ripetitivi e le posture incongrue.
Requisiti generali
Gli indumenti da lavoro antinfortunistici per saldatori, in base alla normativa UNI EN ISO 11611, devono essere realizzati con caratteristiche specifiche quali:
- Devono evitare la conduzione di elettricità dall’esterno verso l’interno;
- Le tasche con apertura esterna devono essere coperte da una patta, ad eccezione delle tasche laterali cucite sotto la vita, (le quali non devono avere inclinazione maggiore di 10 dalla cucitura laterale) e delle tasche laterali porta-metro (che devono avere un’apertura di dimensione 75 mm e devono essere posizionate dietro alla cucitura laterale);
- Le patte devono avere la lunghezza di 2 cm in modo da non poter essere inserite all’interno delle tasche, devono essere cucite verso il basso o essere in grado di tenere la tasca chiusa e devono coprire i vari sistemi di chiusura;
- Se sono presenti, la massima distanza tra loro deve essere di 150 mm;
- Qualora vengano utilizzate cerniere devono permettere la completa chiusura con cursore di blocco;
- I polsini possono avere sistema di regolazione ma non possono presentare risvolti. Le eventuali chiusure e pieghe che si possono creare devono essere nella parte posteriore del polsino;
- L’apertura del collo deve essere provvista di sistema di chiusura;
- I pantaloni possono avere aperture laterali con sistema di chiusura coperto e il fondo non deve avere risvolto. Chiusure e pieghe sul lato esterno all’indumento si devono trovare sul rovescio dello stesso.
Approfondimenti sulla normativa 11611
Le classi di appartenenza
La normativa UNI EN ISO 11611:2015 suddivide gli indumenti in due classi in base a diverse caratteristiche quali:
Classe 1 |
Classe 2 |
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Tipo di processo |
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Livelli bassi di schizzi di metalli fusi e calore radiante
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Livelli più elevati di schizzi di metalli fusi e calore radiante
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Tipo di lavoro |
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Macchine operatrici
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Macchine operatrici
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Impatto per schizziPerchè si verifichi un aumento di temperatura di 40K |
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15 gocce | 25 gocce |
Trasferimento calore radiantecon una densità di flusso di calore di 20Kw/m2, l’indice di trasferimento del calore radiante RHTI- per 24° C (RHTI 24) |
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RHTI 24 ≥ 7s | RHTI 24 ≥ 16s |
I metodi di prova
La normativa UNI EN ISO 11611 definisce due metodi di prova che determinano l’infiammabilità dell’indumento.
- A1: L’indumento con questa marcatura ha superato il test di accensione sulla superficie dell’indumento, rimanendo integro;
- A2: Quando l’indumento ha superato il test di accensione del bordo inferiore, viene marcato con questa sigla;
- A1+A2: In questo caso l’indumento ha superato entrambi i test.
Sicurezza nella saldatura
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