EN 469
Indumenti di Protezione dei Vigili del Fuoco
La normativa europea EN 469 specifica quali devono essere i requisiti minimi degli indumenti di protezione per i vigili del fuoco, da indossare durante interventi di lotta contro l’incendio e attività connesse come operazioni di salvataggio e assistenza contro le calamità.
La normativa EN 469 garantisce protezione anche in caso di spruzzi accidentali di liquidi chimici o infiammabili e stabilisce anche quali sono i test da sottoporre a questa tipologia di abbigliamento di protezione per determinare i vari livelli di prestazione.
Abbigliamento per Vigili del Fuoco: da quali rischi protegge
Sono molteplici i pericoli per un Vigile del Fuoco, basti pensare alle diverse sfaccettature di questo lavoro. I DPI designati dalla normativa EN 469 fungono da protezione in diversi modi:
- Contro il calore e la fiamma nelle lotte contro gli incendi e attività connesse;
- Protezione dall’acqua in caso di pioggia e getti d’acqua;
- Protezione da rischi meccanici in particolari operazioni;
- Protezione in caso di scarsa visibilità;
- Protezione da contatto con materiale chimico liquido pericoloso;
- Protezione da cariche elettrostatiche limitate.
Campo di applicazione e Requisiti generali
Le operazioni dei vigili del fuoco sono davvero molteplici, come molteplici sono le specializzazioni di questo Corpo nazionale. In base a questa normativa, gli indumenti sono studiati per essere utilizzati in caso di incendio.
Gli indumenti per i vigili del fuoco devono avere specifiche caratteristiche quali:
- Devono garantire protezione al collo, alle braccia fino ai polsi e alle gambe caviglie comprese;
- Il pantalone e la giacca devono essere sempre sovrapposti durante le operazioni;
- Eventuali accessori rigidi non devono entrare in contatto con la superficie interna dell’indumento;
- I DPI integrativi (come guanti o elmetti) devono mantenere integro il livello di prestazione del capo;
- Devono essere realizzati con barriere anti trasudamento, per evitare la risalita dell’acqua per capillarità;
- Devono avere fasce rifrangenti per l’alta visibilità;
- Tutti i materiali e le cuciture devono essere ignifughi, resistenti all’acqua, al vapore acqueo e ai prodotti chimici.
Il tessuto di cui si compone l’abbigliamento per i vigili del fuoco deve avere una struttura a tre componenti:
- Lo strato esterno resistente a fiamma e calore deve fungere da scudo iniziale contro calore, fiamma e abrasione proteggendo così gli strati interni;
- Lo strato intermedio deve fungere da barriera per l’umidità riducendo il quantitativo d’acqua che potrebbe penetrare nel capo. Al tempo stesso deve garantire traspirabilità permettendo la fuoriuscita del vapore acqueo;
- Lo strato interno, realizzato con materiale termico deve garantire una sacca d’aria per proteggere l’operatore dal calore esterno.
Approfondimento sulla normativa 469
Per garantire la massima protezione dei Vigili del Fuoco, sono diversi i DPI da integrare all’abbigliamento a seconda della specifica operazione da svolgere:
- UNI EN 15090:2012, questa normativa specifica i requisiti minimi e i metodi di prova che devono avere le calzature per i Vigili del Fuoco.
Nello specifico tratta tre tipi di calzature pensate per operazioni di salvataggio in generale, salvataggio in operazioni di lotta contro l’incendio e situazioni di emergenza in presenza di materiali pericolosi. - UNI EN 659:2008, questa normativa definisce i requisiti prestazionali minimi e i metodi di prova che devono avere i guanti di protezione per i Vigili del Fuoco. La normativa si applica solo a guanti di protezione che proteggono le mani durante la lotta contro l’incendio normale e in operazioni di ricerca e salvataggio.
- UNI EN 16473:2015, la norma specifica i requisiti minimi che devono avere gli elmi per soccorsi tecnici destinati a proteggere la parte superiore della testa principalmente contro gli effetti dei pericoli meccanici, come l’impatto e la penetrazione della fiamma, dei pericoli elettrici e chimici.
- UNI EN 443:2008, la norma specifica i requisiti minimi per gli elmi per i vigili del fuoco che proteggono principalmente contro gli effetti derivanti da impatto, penetrazione, calore e fiamma durante la lotta contro gli incendi in edifici ed altre strutture.
- UNI EN 16471:2015, la norma specifica i requisiti minimi per gli elmi per la lotta contro l’incendio boschivo e/o di vegetazione che proteggono principalmente contro gli effetti di un impatto, una penetrazione ma anche del calore, delle fiamme e delle braci ardenti. Specifica inoltre i requisiti per la marcatura e le informazioni che devono essere fornite dal costruttore.
- UNI EN 13911:2017, la norma specifica i requisiti minimi di sicurezza e i metodi di prova per cappucci di protezione contro il fuoco da indossare in operazioni di lotta contro l’incendio. Tale normativa si applica solo alle situazioni in cui sono indossati anche gli indumenti di protezione (UNI EN 469), i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (UNI EN 136 e UNI EN 137), e gli elmi (UNI EN 443).
- UNI EN 136:2000, la norma specifica i requisiti minimi per maschere intere per apparecchi di protezione delle vie respiratorie ad esclusione di quelle destinate all’uso subacqueo. Contiene inoltre le prove pratiche d’impiego e le prove di laboratorio per valutare la conformità ai requisiti.
- UNI EN 137:2007, la norma specifica i requisiti prestazionali minimi per autorespiratori a circuito aperto ad aria compressa con maschera intera utilizzati come dispositivi di protezione delle vie respiratorie, eccetto gli apparecchi per la fuga e per uso subacqueo. Questo equipaggiamento è destinato ad essere utilizzato in situazioni di lavoro in cui il rischio di sovrapressurizzazione delle bombole equipaggiate con le loro valvole, dovuto a condizioni ambientali molto calde, è basso. Prove di laboratorio e prove pratiche di impiego sono incluse per la verifica di conformità ai requisiti.
- UNI EN 14458:2018, la norma specifica i requisiti minimi delle visiere progettate specificatamente per essere usate solo con caschi/elmetti di protezione. Le visiere possono essere fissate permanentemente o possono essere removibili dal casco o dall’elmetto. Non sono destinate a proteggere da fumo e gas o vapori.
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